“Mi hanno dato uno schiaffo.
Ero alla finestra. All’improvviso per strada qualcosa ha fischiato.
Mi sono affacciato alla finestra e m’han dato uno schiaffo.
Mi son nascosto subito in casa. E adesso sulla mia guancia brucia, come si diceva una volta, una vergogna incancellabile.
Un dolore così grande l’ho provato solo una volta.
È stato così.
Una bellissima signora, figlia naturale di un re, mi aveva regalato un lussuoso quaderno.
Per me era una vera festa, per quanto bello era il quaderno. Mi sono seduto subito e ho cominciato a scriverci dei versi. Ma quando quella signora, figlia naturale di un re, ha visto che scrivevo in questo quaderno dei versi ha detto:
– Se io avessi saputo che lei avrebbe scritto qui i suoi versi mediocri, non le avrei mai regalato questo quaderno. Io pensavo che questo quaderno le sarebbe servito per ricopiarci le frasi utili e intelligenti che lei avesse letto nei libri.
Ho strappato dal quaderno i fogli con le cose che avevo scritto e l’ho restituito alla signora.
E adesso, quando mi han dato lo schiaffo alla finestra, ho sentito una sensazione a me conosciuta”.
marzo 20, 2012
20 marzo 2012 at 6:37 PM
bello
21 marzo 2012 at 9:46 PM
ce ne sono di perle in quel libro… altri pezzi invece sono incomprensibili
21 marzo 2012 at 10:02 PM
Non lo conosco, me lo procurerò. Questo pezzo qua m’ha lasciato a bocca aperta (quasi come se avessi preso uno schiaffo)
21 marzo 2012 at 10:12 PM
🙂 qua altre due chicche dallo stesso libro
22 marzo 2012 at 12:27 am
Ah sì, me li ricordavo, ma sono due i libri, Casi e Disastri? Magari comincio con Disastri
22 marzo 2012 at 8:46 am
no è sempre lo stesso libro, ma ci sono tre edizioni con traduzione del titolo diverso. Casi è Adelphi, Disastri è Einaudi e ristampato di recente con Marcos y Marcos. In Disastri il traduttore è Paolo Nori che è molto bravo, in Casi non so
22 marzo 2012 at 8:48 am
cioè è bravo come scrittore, come traduttore dovrei sapere il russo, vai a capi’ 😛
22 marzo 2012 at 3:09 PM
Ok, esaurientissimo 🙂
3 aprile 2012 at 9:33 PM
se posso intromettermi, “casi” è un’antologia più completa che contiene materiale abbastanza vario, compresi degli scritti di charms pseudo-scientifici e pseudo-filosofici, a mio parere delle chicche, ma abbastanza ostiche;
mentre “disastri” contiene una selezione di storie effettuata da paolo nori, intervallate con passaggi semiautobiografici tratti dallo pseudo-diario dell’autore (so di ripetermi ma è difficile su due piedi trovare un aggettivo più calzante), dunque molto più accessibile per approcciarsi a questo autore così particolare.
in sintesi: “casi” contiene tutte le opere presenti in “disastri” e molte altre ancora, ma è al contempo decisamente più ‘impegnativo’.
3 aprile 2012 at 10:40 PM
grazie per la precisazione, non sapevo 😉